Rafforzamento corticale di pareti in rocciaNell’ambito del “dissesto idrogeologico” rientrano tutti i fenomeni di micro crollo che coinvolgono la superficie delle pareti in roccia e si sviluppano in modo progressivo, senza mettere in crisi la stabilità globale del fronte roccioso. Si tratta di dissesti che interessano la parte dell’ammasso più fratturata (superficiale) in quanto allentata e soggetta a fenomeni accelerati di degrado e alterazione Il consolidamento semplice pareti in roccia (definito anche rivestimento e rafforzamento corticale), con rete a doppia torsione abbinata a chiodature, piastre e funi d’armatura, è un intervento di tipo attivo, atto a consolidare superficialmente pendii in terra o pareti in roccia mediante rivestimento del pendio o fasciatura delle porzioni instabili al fine di impedire o limitare spostamenti e deformazioni della frazione fine o della coltre. Tecnicamente il progettista si trova a dover affrontare la scelta della tipologia di rivestimento fra le alternative RIVESTIMENTO SEMPLICE e RIVESTIMENTO RINFORZATO; le due soluzioni appaiono simili per la tipologia dei materiali e il loro impiego, ma in realtà si differenziano notevolmente per la loro funzione:
Entrambe rientrano nella categoria degli interventi attivi, ma in realtà il rivestimento semplice potrebbe essere catalogato anche come intervento passivo. |
I componenti del sistema di rivestimento con reti metallicheRivestimento – Strato superficiale di tipo flessibile in teli di rete semplice (DELTAX), rete a doppia torsione (rete doppia torsione e geocompositi ARRMET e ARRPET) eventualmente abbinati con reti di rinforzo a fune spiroidale in filo d’acciaio avvolto a trefolo ad elevata resistenza (reti GEOBRUGG tipo SPIDER, QUAROX, QUAROX PLUS) Protezione con rivestimento in lega Zn-Al e/o polimero plastico e per alcune tipologie con trattamento ULTRACOATING (conformi alle N.T.C.- Con. Sup. LL.PP. Linee Guida per la certificazione di idoneità tecnica per prodotti in rete metallica a doppia torsione, 09/2013) Chiodature – Elementi puntuali di tipo attivo o passivo, in barre d’acciaio (nervate tipo B450 A/C, od a filetto continuo tipo GEWI e DYWIDAG), cave (autoperforante DYWY Drill) o in fune d’acciaio (ancoraggio flessibile GEOBRUGG GA 7016), messe in opera mediante battitura o perforazione e successiva iniezione di boiacche di cemento. Piastra di aderenza e ripartizione – Deve avere una forma tale, da garantire, mediante le funi di orditura, la completa aderenza alla superficie. Funi d’orditura – Realizzano il collegamento fra le chiodature di ancoraggio, il rivestimento e il pendio. Sono poste in sommità e al piede del pendio (sup. e inf.), orizzontali lungo il pendio (intermedie) e di contenimento laterale (verticali in posizione dx e sn a chiusura laterale) Reticolo d’armatura – Ha lo scopo di rinforzare il rivestimento diminuendo le superfici fra le singole chiodature al fine di limitare ulteriormente le deformazioni del pendio. La specifica tipologica di ogni componente è definita in funzione delle caratteristiche proprie dell’intervento in progetto. Vedere nella sezione CONSOLIDAMENTO PARETI IN ROCCIA |
GEOPRODOTTI, attraverso gli Uffici Tecnici dei produttori, offre un servizio di PRE-DIMENSIONAMENTO delle opere in modo da verificare la fattibilità ed i costi. Ad ogni richiesta di fattibilità, verrà sottoposta una check list per i dati di input per poter restituire un pre-dimensionamento, finalizzato a determinare il rispetto delle criticità previste da progetto.